
Sul versante sud-ovest della catena montuosa del Pollino, nel territorio delimitato a nord-ovest dal fiume Galatro ed a sud-est dal fiume Tiro, si estende Lungro, comunità arbëreshe di 3145 abitanti. Il suo agglomerato urbano che giace ai piedi del monte Petrosa a 600 metri di altitudine, è sovrastato da una cinta di monti che, distaccandosi a nord-ovest dal Cozzo Pellegrino, si congiungono trasversalmente al massiccio del Pollino. Dal promontorio su cui sorge il paese, che guarda gran parte della Piana di Sibari, è possibile scorgere il magnifico Golfo di Sibari e le colline che salgono gradualmente verso i rilievi della Sila Greca. Il nome Lungrum appare per la prima volta nella storia, intorno al secolo XII. L’etimo Lungrum o Ugrium sembra riferirsi alla particolare umidità del suo territorio. Secondo Domenico De Marchis, il suo nome deriva dal greco UGROS «ugros» /umido, fluido, acqua. Quest’ipotesi è avvalorata anche dal nome dell’antico monastero del casale di Lungro, «Santa Maria delle Fonti» /Shën Mëria e Ujravet.