
Altomonte (CS), riconosciuto tra i "Borghi più belli d'Italia", si sviluppa su un promontorio panoramico a circa 455 metri sul livello del mare, con un territorio parzialmente pianeggiante, reso molto fertile dalla presenza dei fiumi Esaro, Grondi e Fiumicello.
Clima e posizione contribuiscono a rendere la zona particolarmente adatta alla coltivazione di grano, legumi, agrumi e frutteti, in particolare vigneti autoctoni, che producono i tipici vini Balbini, decantati da Plinio il Vecchio.
Il nome antico della cittadina era Brahall, poi evolutosi in Bragalla, Antifluvius e, a partire dal 1343, Altomonte, per volontà della regina Giovanna II di Napoli. Il feudo di Altomonte fu dapprima proprietà della potente famiglia Sangineto, per poi passare al casato dei Sanseverino. I
l borgo custodisce tracce di una lunga storia: tra gli edifici del centro storico risalenti al periodo angioino si segnalano la Chiesa di S. Maria della Consolazione, costruita intorno alla fine del XIV secolo e restaurata nel XVII secolo (al suo interno è collocato il sepolcro del feudatario Filippo Sangineto), e l'adiacente Convento, in cui trovò rifugio Tommaso Campanella prima di essere arrestato. Degno di nota il Castello dei Conti.
Redazione